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domenica 18 settembre 2011

NUOVO CAPO DEL SINDACATO REVISORI PRIVATI CENTRALI COOPERATIVE

il revisore di cooperative
Avv. Andrea Benzi
Via G.Boni 26
20144 MILANO
cell. 3404682621 tel. 0243912791 e-mail andreabenzi64@virgilio.it
è stato nominato, all'interno della CSE (Confederazione sindacale rappresentata nel CNEL)
Capo del nuovo Sindacato Nazionale dei Revisori privati delle Centrali Cooperative.
Un augurio di buon lavoro e di proficua futura collaborazione dal sottoscritto, Segretario Generale dello SNAISC-FLP-CSE cioè del Sindacato degli Ispettori di Società Cooperative pubblici.

Roberto Fasciani
Delegato Nazionale CSE Settore Privato

mercoledì 14 settembre 2011

SOSPESO LO SCIOPERO FLP PREVISTO PER IL 16 SETTEMBRE

Prot. n.1434/FLP11
Roma, 14/09/2011
NOTIZIARIO N. 56
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

VOTATA LA FIDUCIA SULLA MANOVRA, MA A BREVE NE ARRIVERA’ UNA PIU’ PESANTE - LA FLP SOSPENDE LO SCIOPERO E AVVIA NUOVE AZIONI DI LOTTA

L’IMMODIFICABILITA’ DELLA MANOVRA GIA’ VOTATA RENDE INUTILE ORA LO SCIOPERO PROGRAMMATO

Come era facilmente prevedibile, la manovra ha completato il suo iter a colpi di voti di fiducia. Uno strumento pienamente legittimo, che però poco o nulla concede al dialogo ed al confronto di idee e proposte.
Sono oneri che competono a chi governa. Chi detiene la maggioranza ha il dovere di decidere ed assumersi le conseguenti responsabilità. Nulla da eccepire. Ma su temi così importanti il confronto non è un fatto solo auspicabile: quando si tratta di decidere sul futuro di tutti i cittadini e della Nazione, decidere da soli, senza tenere conto delle istanze che provengono anche dalle parti sociali, rappresenta un primo segnale di irresponsabilità.
Il nostro giudizio sulla manovra è severissimo. Una manovra che si inserisce nel solco già tracciato da precedenti provvedimenti emanati dal Governo, tutti penalizzanti per i pubblici dipendenti!
I lavoratori pubblici hanno già pagato un prezzo pesantissimo. Anche prima della crisi. Si è cominciato con la campagna diffamatoria, seguita a ruota da una riforma della P.A. (applaudita, tra l’altro, dai mass media) oltremodo lesiva della dignità dei lavoratori, per giungere all’attuale blocco dei contratti, dei percorsi di carriera e delle retribuzioni.
La manovra approvata continua su questa strada. Ci si dimentica, evidentemente, che il pubblico dipendente è anche un cittadino (di serie b come pare pensi qualcuno), che, come tale, sarà costretto ad affrontare anche l'altra quota di oneri che colpisce tutti i cittadini a partire dall’aumento dell’IVA.
Quindi una doppia penalizzazione. Anzi, vi è pure la beffa perché l’aumento dell’IVA che pagheranno tutti i cittadini va a coprire anche la mancata riduzione dei costi della politica, annunciata e poi come sempre ritirata.
Ma non finisce qui. Sappiamo bene che questa manovra - come abbiamo già denunciato – non contenendo interventi di riforma strutturali, ha già il fiato corto. Lo sappiamo noi, ma lo sanno anche gli "operatori" dei mercati, che non dovranno attendere troppo per riprendere i propri attacchi speculativi. Siamo pertanto consapevoli che tutti i cittadini, ed in particolare i dipendenti pubblici, da qui a poco saranno nuovamente oggetto dell’ "attenzione" del Governo, con ulteriori provvedimenti che peseranno inesorabilmente soprattutto sulle tasche di chi paga ed ha sempre pagato. Già si intravede l’ombra della scure.
Detrazioni fiscali, assegni familiari, liquidazioni, pensioni, assistenza, e quant’altro la sconfinata fantasia dei tecnici ministeriali riuscirà a partorire. Difficile fare previsioni (se non quella che il Pubblico Impiego sarà sicuramente "interessato").
Approvata questa manovra, quindi, non si chiude la partita. Arriveranno a breve i tempi supplementari.
Stante questa situazione, in previsione dell’apertura di una stagione che potrebbe essere estremamente conflittuale, con il possibile intensificarsi di azioni e momenti di lotta, la FLP ha deciso di sospendere lo sciopero proclamato per il giorno 16 in quanto, vista l’impossibilità di modificare la manovra, che verrà approvata prima del 16, questo si trasformerebbe in uno sciopero esclusivamente di protesta e avrebbe come unica conseguenza la perdita di una giornata di stipendio per i lavoratori.
Attiveremo da subito, invece, una consultazione fra tutti gli organi nazionali e locali al fine di programmare una complessiva ed organica strategia finalizzata anche a rimettere in discussione tutta l'architettura normativa che è stata prodotta in questi mesi sul pubblico impiego nonché a farci trovare pronti qualora – come ormai è quasi certo – ci dovesse essere un’altra manovra entro fine anno che potrebbe andare a interessare di nuovo i dipendenti pubblici.
La massiccia campagna di disinformazione, operata dal Governo e dai vari illustri tecnici assoldati, sui pubblici dipendenti e i provvedimenti stupidamente punitivi adottati come a riprova della giustezza del crucifige scatenato nei loro confronti, necessita, infatti, di una risposta adeguata ed estesa nel tempo e su tutto il territorio.
In tal senso la FLP avvierà, inoltre, con i dovuti mezzi e modi, e ricercando una possibile e auspicabile unità sindacale, tutte le iniziative idonee a rammentare alla politica tutta, senza distinzioni di sorta - ma anche a tutti i cittadini - il disagio e soprattutto lo sdegno che vivono i lavoratori pubblici, facendo opera di controinformazione rispetto a quello che è il presunto stato dell'arte illustrato dal Governo nell'ambito delle pubbliche amministrazioni.
Resta confermato lo stato di agitazione.
Si fa riserva di notizie e si inviano cordiali saluti

FLP NAZIONALE

FABI FIBRA

lunedì 12 settembre 2011

DOWNBOUND TRAIN

ROBERTO FASCIANI E MICHELE GIULIANO NOMINATI ENTRAMBI MEMBRI SIA DEL C.D.A. DI INDIFORM SIA DEL C.D.A. DI EBICC

E' di oggi la notizia che il Dott. Michele Giuliano, Segretario Generale della CSE-FULSCAM (la Federazione che tra gli altri settori si occupa anche di Turismo) e, immeritatamente, il sottoscritto, sono stati nominati membri sia del Consiglio di Amministrazione di "INDIFORM" FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA sia del Consiglio di Amministrazione dell'"EBICC" Ente Bilaterale CSE ConfimpreseItalia del settore Turismo,  nati a seguito della stipula del CCNL Turismo lo scorso 28 giugno tra CSE e ConfimpreseItalia/CONFAPI.
Permettetemi di complimentarmi col Dott. Michele Giuliano, storico pioniere e di fatto fondatore, sin dal 2004, della parte privata della CSE e di ringraziare , naturalmente, il Segretario Generale della CSE Dott. Marco Carlomagno per la fiducia riposta nei suoi due dirigenti.
La CSE Settore Privato compie un altro passo in avanti nella sua storia e ciò sia di stimolo a tutte le 17 nostre Federazioni per intensificare l'attività di rafforzamento organizzativo del nostro Sindacato e per portare a un livello sempre più alto le relazioni sindacali e, in particolare, la stipula di nuovi CCNL e accordi territoriali e aziendali nonchè la conseguente costituzione di enti bilaterali.
Fasciani

domenica 11 settembre 2011

LA FLP SULLA MANOVRA ECONOMICA

Prot. n.1415/FLP11
Roma, 09/09/2011
NOTIZIARIO N. 55
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

MANOVRA ECONOMICA: UN GOVERNO BUGIARDO METTE LA FIDUCIA E PREFERISCE AUMENTARE LE TASSE PIUTTOSTO CHE TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA

Sulla manovra economica approvata con voto di fiducia dal Senato, piovono apprezzamenti da parte delle autorità economiche europee e le borse sembrano voler dare un cenno di riscontro positivo.
Quindi, si rafforza lo schieramento di chi dice che bisogna fare in fretta, che quanto prima la manovra sarà licenziata in forma definitiva tanto meglio sarà.
Il voto di fiducia, che in prima battuta si auspicava non dovesse essere richiesto, è puntualmente rispuntato, dando un colpo fortissimo anche alla possibilità di alcune modifiche che rendessero meno pesante l’impatto per i lavoratori dipendenti ed i pensionati.
La FLP ha chiaramente espresso la propria posizione sui contenuti della manovra, contestando compiutamente i vari aspetti del provvedimento ed ha avanzato proposte alternative.
Purtroppo, abbiamo la consapevolezza che la partita non si chiude con questa manovra! Infatti, se anche andassero a buon fine le procedure previste per raggranellare l'imponente massa di denaro che occorre, restano comunque aperte le questioni relative alle riforme strutturali, che sono state a malapena enunciate, per non parlare del taglio effettivo dei costi della politica, argomento che appare invero assai indigesto (alla politica!).
In effetti è molto più semplice bloccare i contratti del pubblico impiego, andare a colpire le pensioni, aggravare le condizioni di vita dei cittadini, piuttosto che mettere mano ad una energica revisione dei costi della politica, dei mille rivoli della finanza pubblica che la foraggiano e la mantengono.
Se anche questa manovra sarà approvata in via definitiva nel testo attuale, non possiamo che attenderci ulteriori momenti di crisi, proprio a causa della mancanza di interventi strutturali che contraddistingue la manovra stessa la quale, peraltro, presenta caratteristiche depressive dell’economia.
E’ facile, dunque, prevedere che ben presto saranno proposti nuovi interventi che andranno ad incidere maggiormente sui bilanci delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati, giacché il vizio di colpire i "soliti noti" pare non esser venuto meno e non ci attendiamo certo possa improvvisamente cessare.
La FLP è ben conscia che i prossimi mesi saranno, purtroppo, ancora densi di problemi e di momenti di severo confronto su materie che spazieranno dal sistema pensionistico e assistenziale a quello fiscale e che sarà pertanto necessario mantenere un elevato livello di vigilanza e di mobilitazione avviando iniziative che traguardino un arco di tempo ed un coinvolgimento maggiore per tutti i lavoratori del Pubblico Impiego.
Cordiali saluti
FLP NAZIONALE

sabato 10 settembre 2011

INTERVISTA A MAURIZIO SOLDATI IN OCCASIONE DELL'EVENTO DEL 31 AGOSTO A BAGNARA CALABRA

Link del TG3 Calabria con il servizio e l'intervista a Maurizio Soldati (regista teatrale e nostro Segretario Generale CSE-FNILCS)
(nella pagina Facebook cliccare su "CONTINUA"; il servizio di due minuti inizia al minuto 15:30 e finisce al minuto 17:30)

NOTIZIA CON FOTO DELL'EVENTO

RASSEGNA STAMPA




Relazione Bagnara post serata
a cura di
Maria Carmela Fedele

BAGNARA CALABRA- Un’ intera serata nel segno e nel ricordo di Don Italo Calabrò, sacerdote reggino scomparso agli inizi degli anni novanta, quella registratasi nella giornata di mercoledì 31 agosto nella ridente cittadina di Bagnara Calabra. Presenti molte autorità locali e non, per una partecipata iniziativa commemorativa che ha vissuto più momenti e luoghi. E difatti alle ore 19 presso l’anfiteatro comunale, è stata posta una targa in ricordo dell’amato sacerdote sotto lo sguardo emozionato del fratello e presidente per le autorità delle garanzie delle telecomunicazioni, Corrado Calabrò. Presenti a questa intitolazione dello spazio del Belvedere, il sindaco di Bagnara, dott. Cesare Zappia, il vice-sindaco Giuseppe Spoleti, l’assessore provinciale alla cultura Edoardo Lamberti Castronuovo, il presidente Giuseppe Tuccio, il dott. Giuseppe Bova per il “Rhegium Julii”, il regista e maestro Maurizio Soldati, curatore dell’intera iniziativa, Don Antonino Denisi e Don Giuseppe, parroco di Santa Maria degli Angeli in Porelli di Bagnara che ha benedetto la targa celebrativa. Un momento questo molto significativo nel quale palpabile e viva è stata l’emozione, scrutabile negli sguardi e nei volti dei presenti immersi nella totale riflessione circa la persona del sacerdote reggino e la testimonianza di vita che lo stesso può dare all’intera cittadina. Alle 21 poi è andato in scena, in un’insolita location quale quella del porto sito nel rione “marinella”, il recital “Ad Eccezione”, serata con l’autore, sotto la magistrale regia di Maurizio Soldati che ritorna a Bagnara, a distanza di tre anni, con uno spettacolo imperniato sulle poesie ed i versi dello scrittore Corrado Calabrò. Interprete quest’ultimo dei propri scritti insieme all’attrice Daniela Celabrano in scena con il pianista vibonese Vincenzo Mirabello ed il ballerino tropeano Francesco Taccone. Versi, poesia, teatro, musica e danza, le grandi arti che si fondono insieme alla ricerca di un gusto estetico, di un’armonia e di un folle equilibrio che riesce a far vivere i versi redatti dal presidente Calabrò attraverso una magia difficilmente raccontabile poi a parole. E la Calabria fa così parlare di sé non soltanto per misfatti legati alla criminalità o alle grandi personalità quanto per i talenti che la stessa terra possiede e coltiva. Ad introdurre il recital, un video-racconto sulla vita di Don Italo, fotogrammi ed interviste dello stesso sacerdote che ne raccontano la storia illustrandone il pensiero. Ricorrono così, tra le immagini, temi quali la non esclusione alcuna e la lotta per la vita che non ammette deleghe e che richiede coerenza ed amore per la verità fino al sacrificio personale. Al termine una scena essenziale e sobria, fatta di sole luci e tipico fondale nero, accoglie su palco Corrado Calabrò e Daniela Celebrano. Unico strumento di narrazione una voce iper espressiva ed una prorompente presenza scenica che lascia rivivere i suoni, le immagini e la vita che lo stesso Calabrò sa magistralmente catturare in versi. Poesie redatte tra l’artificioso e seppur innato utilizzo di immagini legate alla natura più incontaminata eppur nota a tutti. Alberi, nebbia, frutti, sole e luna si lasciano attraversare da uno scientifico rigore descrittivo che acquista semplicità nell’incontro con quelli che sono elementi legati al quotidiano autobiografismo fatto di nomi, strade ed esperienze quanto più umane e vive nel ricordo dell’autore stesso. E la natura fa da cornice ad un’esasperata religiosità che profuma di aulico e di Dio ed un intero impianto filosofico si interroga tra una natura che è funzionale alla Vita ricercata tra suoni e parole. Una forza immaginifica impegna fino allo sfinimento un uditorio, pur sempre attento ed accorto a cogliere il tutto in pienezza così come la poesia di Calabrò merita. A coadiuvare tale lavoro fatto d’ascolto ed immaginazione, una particolare esecuzione al piano di Vincenzo Mirabello, la cui bravura verrà poi esaltata a fine spettacolo dallo stesso regista Soldati. Un crescendo di note e ritmi accompagnerà i sinuosi movimenti del giovane ballerino Taccone, che racconterà di un giovinetto accorto nel vedere ed apprendere per la prima volta così come un tipico fanciullino pascoliano sa fare. E quel fanciullino sembra essere proprio lo stesso autore che sul palco, con umiltà, si mette a nudo quasi riuscendo a non apparire autore stesso dei versi. Risaltano alla mente i versi della poesia “Fratello”, la cui carica emotiva nel ricordo del fratello riconducono direttamente a Don Italo ed alla sua coerenza divenuta ragion di vita. Poesia che viene proposta in una esecuzione solista, che vede protagonista l’autore, ed in una seconda esecuzione in duo con l’attrice Celebrano. Un dialogo che riporta la figura di Don Italo all’incontro necessario con il prossimo e che appare come mandato perché tutti possano far rivivere tale insegnamento nel proprio quotidiano. E l’alternanza tra voce maschile e femminile dei due interpreti risulterà essere arma vincente per l’intera serata. Al termine del recital poi una seconda sezione della serata verrà dedicata alla memoria del sacerdote attraverso le testimonianza dirette del Presidente Giuseppe Tuccio e del dott. Giuseppe Bova. Il primo dirà<< Monsignor Lanza redigendo il “Documento dei vescovi del Mezzogiorno d’Italia” consegnò allo stesso don Italo uno scritto che sottolineava l’importanza del recupero forte della dignità calabrese. Don Italo fece di tale documento una vera professione di fede e quando Mons. Ferro lo volle come suo assistente e segretario egli inventò il laboratorio nazionale del Mezzogiorno a testimonianza di quanto amasse la propria terra. Egli è stato un uomo di grande spiritualità, di cui c’è poco da enfatizzare, che interpretò non come chiusura ascetica in sé quanto come apertura al prossimo e disponibilità verso l’esterno. Fu fautore della Chiesa che è associazionismo, volontariato ed attivismo. Lottò così per la chiusura dei manicomi poiché poneva la dignità umana e la vicinanza estrema alla povertà al primo posto. Si batté infine contro qui fattori sociali il cui deficit non faceva altro che rafforzare i poteri occulti ed anarchici della mafia in tempi in cui di criminalità organizzata si sentiva davvero poco parlare>>. Un ricordo nitido e bellissimo fa da cartina al tornasole ad un’intera serata e l’intervento del presidente Tuccio si conclude con un sentito << Ci manchi Don Italo>>. Più conciso ma comunque vivo il ricordo del dott. Bova<< Don Italo è stato sacerdote degli ultimi. Ci sono due percorsi paralleli che accomunano i due fratelli. Entrambi, l’uno in un percorso religioso e l’altro redigendo poesie, ricercano in maniera nobile ed esasperata la Santità>>. Emozionato ed entusiasta per una serata ben riuscita nella quale la presenza dello stesso don Italo è stata ben percettibile il maestro e regista Maurizio Soldati si è lasciato andare ai commenti dicendosi<< Felice per essere riuscito a trasmettere emozioni ai presenti. Siamo arrivati al cuore dell’uditorio seppur in maniera differente di persona in persona. Daniela Celebrano è stata interprete dolce ed al contempo grintosa ed il presidente Calabrò ha definito questa serata “storica”. La scelta di venire a Bagnara è legata a motivazioni personali che mi ritraggono bambino. Esistono elementi in questo paese che esaltano la mia calabresità. Quando si parla di elementi e connubi che vedono la poesia, la musica e la danza intrisi in un unico blocco monolitico mi vien da pensare al teatro non come magia ma come dialogo alchemico degli elementi, danza all’unisono di arti sorelle>>.


Complimenti, Maurizio. Bravissimo, come al solito.

Roberto Fasciani

martedì 6 settembre 2011

16 SETTEMBRE: SCIOPERO GENERALE del Pubblico Impiego INDETTO DALLA FLP aderente alla CSE

Prot. n.1386/FLP11
Roma, 05/09/2011
NOTIZIARIO N. 54
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

16 SETTEMBRE: LA FLP PROCLAMA LO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO

Una manovra contro i dipendenti pubblici, un fronte sindacale che si schiera da una parte o dall’altra per convenienze politiche, la manovra che cambia, le nostre proposte.

Il 2 settembre si è riunita la Segreteria Generale FLP e ha deliberato di avviare le procedure per indire uno sciopero generale dei dipendenti pubblici. Le motivazioni sono note a tutti ma vogliamo chiarire anche come si arriva a tale decisione.
Le misure a danno dei lavoratori dipendenti, e di quelli pubblici in particolare, contenute nella manovra non sono che l’ennesimo passo di un percorso tendente a demonizzare il lavoro pubblico, a sottrarre diritti a chi fornisce servizi pubblici e a diminuire la quantità e la qualità di questi servizi.
Siamo passati dagli insulti a leggi punitive e demotivanti, come la cosiddetta Legge Brunetta, al blocco dei contratti per 4 anni (che rischiano di diventare 5 o 7 nelle intenzioni di questo governo), ai ripetuti tagli di organico che questa manovra ripropone.
Tutto questo accompagnato da una campagna stampa feroce che mira a nascondere ai cittadini che ciò peggiorerà l’erogazione dei servizi ai cittadini, non introducendo alcuna riforma strutturale.
La profonda iniquità di questa manovra è sintetizzata da due dati: il primo è che anche laddove il governo decide di cancellare misure di prelievo, ad esempio il cosiddetto "contributo di solidarietà" (previsto per i redditi oltre i 90.000 e oltre i 150.000 euro), queste rimangono in piedi per i soli dipendenti pubblici e i pensionati; la seconda è nel fatto che vi sono obiettivamente buchi di bilancio nelle nuove misure presentate dal governo e che quindi è dietro l’angolo o un nuovo condono o un aumento dell’Iva o peggio ancora un taglio degli organici dei dipendenti pubblici non più del 10 ma del 25%, misure che ci colpirebbero come contribuenti che non evadono, hanno bassi salari e forniscono servizi, spesso alla persona (ospedali, assistenza ecc.).
Ma allora perché non unificare gli scioperi ed evitare che i lavoratori debbano scegliere o addirittura avere un doppio prelievo sul salario partecipando a due scioperi ??
Per proclamare lo sciopero indetto per domani alcune sigle sindacali hanno avviato le procedure intorno al 20 agosto, quando cioè era uscito il primo testo della manovra ma ne era già stata annunciata una profonda revisione, come si sta verificando in questi giorni vedi per il ripristino delle feste civili, non più accorpate alla domenica, e il ritiro delle misure che cancellavano il conteggio ai fini pensionistici del sevizio militare o degli anni di laurea. Insomma uno sciopero di matrice politica che non ci appartiene e che costituisce l’altra faccia del comportamento di quei sindacati che, sempre e solo per calcoli politici, si sono schierati con questo governo e hanno firmato nefasti accordi per i lavoratori.
Giusto per ricordarne qualcuno, CISL, UIL, Confsal e UGL hanno nel tempo condiviso accordi che riducevano il salario accessorio dei lavoratori pubblici, la riforma Brunetta, il blocco degli aumenti contrattuali e della contrattazione sindacale.
E se in questi giorni protestano (o fanno finta) lo fanno dichiaratamente contro l’ipotizzato blocco delle tredicesime o altre misure certamente inique, tacendo invece sui tagli al finanziamento degli enti pubblici o sul taglio orizzontale del 10% degli organici, che evidentemente condividono o addirittura hanno concordato con il governo.
La FLP, invece, vuole cambiare la manovra, la sua impostazione con le proposte. Non vogliamo partecipare a scioperi di stampo politico per pura visibilità o per determinare chi deve governare il Paese, né per identico calcolo cercare di modificare alcune cose condividendo (sottobanco) la filosofia di fondo del continuo smantellamento dei servizi pubblici.
Magari, aggiungiamo, riuscissimo a fare questo senza fare un’ora di sciopero: ne saremmo lieti. Quel che è certo è che bisogna presentare le proposte prima di proclamare gli scioperi – per questo non potevamo indire uno sciopero il 20 agosto – e individuare i percorsi di lotta, cosa che stiamo facendo in questi giorni. E sono serie le nostre proposte, non legate al caso né prive di copertura, prevedendo anche misure per la crescita.
Lotta seria all’evasione fiscale attraverso la tracciabilità di tutti i compensi e il divieto di pagamenti in contanti oltre i 200 euro (persino la Confindustria ha dichiarato che le misure governative sono all’acqua di rose e lasciano tranquilli gli evasori), tassazione dei grandi patrimoni, addizionale di imposta sui capitali provenienti dallo scudo fiscale (l’Italia è l’unico paese che ha permesso il rientro dei capitali esportati illegalmente con l’aliquota ridicola del 5%), asta sulle frequenze televisive (diversa da quella in corso sulla telefonia mobile che comunque sta dando ricavi superiori alle attese), riduzione delle spese per armamenti (esempio è previsto l’acquisto nei prossimi anni di 135 cacciabombardieri per 17 miliardi di euro di spesa), taglio immediato dei costi della politica e del finanziamento ai partiti, cancellazione delle province (tutte, non solo qualcuna, e non a babbo morto ma subito). E poi misure per la crescita (ce le chiede l’Europa) come ad esempio la reintroduzione della no tax area per i lavoratori precari o sgravi selettivi alle imprese che dimostrino di stare sul mercato e che facciano investimenti in ricerca e sviluppo favorendo l’occupazione giovanile e femminile.
La FLP, pertanto, ha proclamato per l’intera giornata del 16 settembre lo
SCIOPERO di tutti i dipendenti del PUBBLICO IMPIEGO
e programmato una manifestazione nazionale di protesta, le cui modalità saranno tempestivamente comunicate.
Insomma, fermo restando che invitiamo i lavoratori a partecipare ad ogni forma di lotta contro l’iniquità e la inconsistenza di questa manovra, la nostra azione si caratterizzerà per autonomia, indipendenza di giudizio e difesa del ruolo del pubblico impiego all’interno del sistema Paese e non certo per la convenienza di pochi o lo schieramento a favore di questo o quel partito politico.
Cordiali saluti
FLP-CSE nazionale

ECCO IL COMUNICATO DELLA FILP
http://www.flp.it/public/allegati_flp/Inform_0811_FILP_Sciopero_16settembre.pdf

Prot. n.1366/FLP11
Roma, 02/09/2011
NOTIZIARIO N. 52
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

VERSO LO SCIOPERO GENERALE!

In data odierna si sono riuniti gli organismi statutari di vertice della Federazione che hanno discusso in merito ai provvedimenti contenuti nella manovra economica correttiva approvata dal Governo lo scorso 13 agosto, e che, come stiamo assistendo in questi giorni, continuano a variare a seconda degli umori delle varie correnti interne alla maggioranza.
Quello che rimane certo, al di là delle modifiche intervenute e di quelle che ancora interverranno prima della conversione del decreto, è l’attacco al pubblico impiego che continua senza soste, dopo il blocco dei contratti e le inique norme contenute nei vari provvedimenti spacciati come riforma della pubblica amministrazione.
Il Governo persevera comunque con l’adozione di interventi volti ad indebolire l’azione della pubblica amministrazione, la stessa che però è chiamata a combattere l’evasione fiscale e contributiva, sia sottraendole risorse, sia innescando un progressivo e costante senso di delusione e motivata frustrazione tra i dipendenti.
La FLP, che ha già vigorosamente protestato con la manifestazione a piazza Montecitorio in occasione della introduzione del blocco dei contratti, a fronte di questi ulteriori attacchi ai pubblici dipendenti ed alla funzionalità delle pubbliche amministrazioni, risponde alle punitive ed inique decisioni del Governo con la proclamazione dello sciopero generale del pubblico impiego e con una concomitante manifestazione di protesta.
Al termine della riunione odierna la Segreteria ha, quindi, avviato le procedure previste dalle norme vigenti in materia di regolamentazione del diritto di sciopero.
Esperite tali procedure sarà comunicata la data dello sciopero e le modalità della concomitante manifestazione.
Analoga iniziativa è stata assunta anche come F.I.L.P. specificatamente per i lavoratori dei comparti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e del Parastato; si allega pertanto anche l’informativa specifica della FILP.
Cordiali saluti
FLP-CSE nazionale

venerdì 2 settembre 2011

CHI HA CIULATO LA CORRENTE DEL GOLFO?


"Chi ha ciulato la Corrente del Golfo?" è il più recente libro (2011) di Maurizio Milani edito da Aliberti
nella collana "Sbalzi d'umore".

Dal genio comico di Maurizio Milani, un manoscritto inedito di pezzi dissacranti e visionari. Dai boscimani all’Accademia della Crusca, dal circo Medrano a Confindustria, da Alessia Marcuzzi a don Matteo, i personaggi del surreale universo di Milani raccontano la realtà con un’ironia spiazzante, genuina e senza tempo. Un esempio? «Le banane a chilometro zero non esistono. Però siccome adesso va di moda questa pirlata qui, le facciamo anche noi in Piemonte. Pannelli solari a manetta tutto il giorno. Per produrre un chilo di banane spendiamo 23.000 euro. Costo del prodotto al pubblico: cinque euro. Bravi!»

MAURIZIO MILANI

MAURIZIO MILANI è Nato a CODOGNO (Lodi) il 20 Maggio del 1961
Il suo esordio nello spettacolo avviene nel 1987 allo "ZELIG" di Milano.
E' stato a lungo in televisione per RAITRE con "SU LA TESTA" (1992), "CIELITO LINDO" (1993), "LETTI GEMELLI" (1995) e per ITALIAUNO con "ZELIG-FACCIAMO CABARET" (1996/'97/'98), "SCATAFASCIO" (1997-98), "COMICI" (1998-99), "RIDO" (RaiDue 2000) , dove si conferma tra i personaggi più amati dal pubblico.
Dalla stagione 2003-2004 è opinionista di "CHE TEMPO CHE FA" su RAITRE.
Intensa è la sua attività teatrale, che lo vede protagonista di spettacoli quali
"UN UOMO DA BADILE", "ANIMALE DA FOSSO", "IL PUBBLICO ALL'USCITA SI LAMENTA".
Dall'agosto 2006 tiene una rubrica di costume ("INNAMORATO FISSO") sul quotidiano "IL FOGLIO", scrive inoltre una Rubrica sul mensile "MAX".
Nella stagione 2006-2007 è sul palcoscenico dello storico "ZELIG CIRCUS" di Milano mentre nell'estate presenta il nuovo spettacolo "DEL PERCHE' IL SINDACO DI KYOTO BEVE".
Nel 2006 vince il "PREMIO SATIRA POLITICA" a Forte dei Marmi, prestigioso premio insignito a grandi del spettacolo come Dario Fo, Benigni, Verdone, Panariello, Aldo Giovanni e Giacomo, Proietti, Ale e Franz, Paolo Rossi, Bisio, Cornacchione.
Ha pubblicato "7 LIBRI" , l'ultimo dei quali "DEL PERCHE' L'ECONOMIA AFRICANA NON E' MAI DECOLLATA" (2007 - Kowalski)

Gli Altri:
"ANIMALE DA FOSSO" (1993 - Bompiani)
"UN UOMO DA BADILE" (1996 - Baldini&Castoldi)
"VANTARSI, BERE LIQUORI, ILLUDERE LA DONNA" (1998 - Baldini&Castoldi)
"LA DONNA QUANDO NON CAPISCE S'INNAMORA" (2003 - Kowalski)
"IN AMORE LA DONNA VUOLE TRIBOLARE" (2005 - Kowalski)
"L'UOMO CHE PESAVA I CANI" (2006 - Kowalski)
2010, Mi sono iscritto nel registro degli indagati, Rizzoli

Ha conseguito il Diploma di Perito Agrario presso l'Istituto Tecnico Agrario Statale "Tosi" della sua città natale.

Definito da molti dei suoi colleghi come uno dei più grandi comici attuali: «tra noi comici ci sono come delle gerarchie che prescindono dal successo televisivo, e lui è Dio in questo momento» (Daniele Luttazzi); è «un genio» (Ale e Franz); «unico, per ferocia, disincanto, tristezza e malinconia struggente» (Aldo, Giovanni & Giacomo); «supermoderno, con tempi comici incredibili e una sublime ironia» (Antonio Albanese).


mauriziomilani.blogspot.com

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giovedì 1 settembre 2011

CARLOMAGNO (Segretario Generale) e PATRICELLI (Responsabile Economico): LA MANOVRA DEL GOVERNO NON VA. ECCO LA RICETTA DELLA CSE

NOTIZIARIO N. 51
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

LA MANOVRA SARÀ TUTTA A CARICO DI DIPENDENTI, PENSIONATI E CONTRIBUENTI ONESTI. E LO "SCALONE" DETERMINATO DALLA CANCELLAZIONE DEL SERVIZIO MILITARE E DAL RISCATTO DELLA LAUREA È PIÙ INIQUO DI QUALUNQUE TASSA!!!!

Carlomagno (CSE): "Speravamo in una revisione in senso equo della manovra ma così proprio non va, la toppa è peggio del buco". E mancano comunque all’appello 4 miliardi di euro.
Le proposte della CSE.

Riportiamo, di seguito e integralmente, il notiziario della nostra confederazione CSE in cui si commentano le ultime novità riguardo la Manovra economica che il Governo sta licenziando in questi giorni:
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Se la manovra presentata in agosto dal governo Berlusconi pesava in modo cospicuo su segmenti ben precisi del Paese, dipendenti, pensionati e contribuenti onesti, con le modifiche annunciate dopo il vertice brianzolo (ormai anche le sedi del governo coincidono con le residenze private del premier) finiscono per gravare totalmente su chi paga le imposte accentuando le differenze tra onesti e disonesti a favore di questi ultimi.
Restano infatti pressoché inalterati i tagli agli enti locali (da 10 a oltre 7 miliardi di euro), che si tramuteranno in tagli a servizi e assistenza oppure in addizionali pagate solo da chi dichiara al fisco tutti i propri redditi; sparisce il "contributo di solidarietà" per i redditi oltre i 90.000 e i 150.000 euro di guadagno all’anno, con una scelta quanto meno discutibile: anziché allargare la base imponibile con una serrata lotta all’evasione fiscale, si cancella il contributo, mantenendolo solo per i dipendenti pubblici.
E come si coprono le maggiori entrate?? Con un'altra sforbiciata ai diritti acquisiti dai lavoratori dipendenti che non potranno conteggiare né il servizio militare né gli anni riscattati (pagando) di università per andare in pensione di anzianità. E poiché, nelle migliori tradizioni di questo governo, le misure vengono annunciate ma non ci sono testi consultabili, non sappiamo ancora se questo comporterà anche il passaggio forzato di centinaia migliaia di lavoratori dal sistema retributivo a quello contributivo. Con tanti saluti alle promesse della Lega Nord di non toccare le pensioni.
Per il resto, permangono il taglio del 10% del personale del pubblico impiego (e ce ne accorgeremo tutti quando non ci saranno infermieri e medici a curarci o quando le nostre pratiche amministrative non saranno evase perché non ci sono funzionari per farlo), le misure sulla mobilità coatta del personale, il differimento di due anni della buonuscita per gli statali e la spada di Damocle sulle prossime tredicesime.
Si annunciano invece tagli alle agevolazioni fiscali del "terzo settore".
Niente, se non fumosi annunci di maggiori controlli (fatti da chi, visto che anche il personale delle agenzie fiscali verrà tagliato del 10%????), sul lato della lotta all’evasione fiscale. E sul taglio delle province tutto rinviato a una legge costituzionale che chissà se verrà mai presentata!!!!!
In compenso, viene confermata la libertà di licenziare in deroga alle norme dello Statuto dei Lavoratori, i regali alle ecomafie con l’abolizione della tracciabilità dei rifiuti e l’assenza di qualunque liberalizzazione utile a risparmi di spesa.
Il tutto in un Paese che vede un calo dei consumi strutturale anche dei beni di prima necessità e una crescita prossima allo zero che questa manovra depressiva rischia di affossare ancora di più.
Ed è su quest’aspetto che punta Marco Carlomagno, Segretario Generale della CSE nel suo commento alla manovra: "Se verranno tradotte in atti concreti le dichiarazioni rilasciate ieri, la manovra si annuncia ancora più iniqua e depressiva. Non avevamo proclamato scioperi ma solo annunciato mobilitazioni perché speravamo in un sussulto di buon senso da parte del governo. Ma la "stangata" ulteriore ai lavoratori dipendenti su servizio militare e riscatto degli anni di laurea conferma la volontà del governo di dividere questo Paese e di penalizzarne la parte più onesta.
"Ho già convocato gli organismi direttivi della CSE per decidere le forme di mobilitazione ma - conclude Carlomagno, critico anche con una parte del fronte sindacale - è chiaro che quei sindacati che sino a oggi hanno stretto veri e propri patti leonini con il governo a danno dei lavoratori dipendenti e dei pensionati non possono rivendicare il proprio ruolo solo adesso e proporsi come soluzione".
La CSE però non propone solo critiche ma anche proposte per rastrellare i fondi necessari a far fronte alle richieste dell’Europa. Le illustra Vincenzo Patricelli, responsabile del Dipartimento politiche economiche e fiscali: "Aumentare la tracciabilità dei compensi riducendo i pagamenti in contanti al massimo a 200 euro e previsione del carcere per gli evasori fiscali. Ricordiamo che oggi l’evasione fiscale è stimata in 120 miliardi di euro all’anno; bandire subito un’asta per le frequenze radiotelevisive con un ricavo di almeno 4 miliardi di euro; tassazione straordinaria dei grandi patrimoni; cancellazione dei privilegi alla Chiesa con pagamento delle imposte escludendo solo i luoghi di culto (oggi se ad un’attività commerciale è annessa una cappella non si pagano le imposte comunali nemmeno sull’attività commerciale); riduzione delle spese per armamenti (non certo di quelle per il personale) o quantomeno condizionare le stesse all’effettiva vendita dei tantissimi immobili non utilizzati per le attività di istituto dello stesso dicastero. Solo nei prossimi anni è previsto l’acquisto di 135 cacciabombardieri per una spesa di 17 miliardi di euro e oggi si spendono 27 miliardi di euro all’anno di spese militari; cancellazione immediata delle province (non rinviata a data da destinarsi); riduzione degli stipendi dei politici che svolgono altre attività e divieto di cumulo di indennità per doppi incarichi; riduzione dei contributi alle imprese limitandoli solo a quelle imprese che dimostrano di saper stare sul mercato e che investono in ricerca.
"Non ci sembrano proposte eversive né impraticabili, solo più eque di quelle presentate sinora che peraltro – conclude Patricelli – non risolvono il problema visto che dai primi calcoli mancano all’appello 4 miliardi di euro che, ne siamo certi, rischiano di pagare ancora una volta i cittadini onesti".